Un tuffo nel passato, prima di tuffarvi nel mare puro vicino alla
Masseria. Un passo indietro nel tempo, alla scoperta dei trappeti:
frantoi ipogei scavati nella roccia, luoghi ideali per la lavorazione
dell’olio. Posti magici, frequentati da sapienti artigiani
dai nomi antichi: zuccaturi, fogliari, cavamonti. Culle sotterranee,
al riparo da luce e sguardi indiscreti, dove l’olio riposa,
matura e diventa Oro Liquido, bevanda sacra cara agli Dei, ai Fenici
e anche a tutti noi.
La nostra Masseria si chiama Trappeto del Re perché ospitava
il frantoio sotterraneo più importante e più grande
della zona. I suoi muri a calce, la sua architettura squadrata, le
sue finestre che guardano gli uliveti e il mare ci parlano di una
storia nata nel 1800. Circondata da orti e agrumeti, la Masseria
era un centro agricolo dedicato alla coltivazione e alla conservazione
dei prodotti della terra.
Negli ultimi anni, questo tesoro è stato completamente ristrutturato,
nel rispetto dei vincoli del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali.